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Ospedale del Casentino, sette milioni per servizi e struttura. Vagnoli: "Bene, ma saremo vigili"

Il sindaco di Bibbiena commenta il progetto del governatore Rossi e del dg della Asl D'Urso in merito alla sanità di vallata presentato ieri all'ospedale San Donato di Arezzo

Ieri si è tenuto al San Donato di Arezzo un incontro sugli ospedali e la sanità della provincia di Arezzo a cui erano presenti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il direttore generale della Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso. A questo incontro ha preso parte anche il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli in qualità di rappresentante dell’articolazione zonale casentinese della sanità.

“Un incontro importante e positivo - ha detto Vagnoli - . E’ stato presentato un piano di investimenti da 80 milioni di euro a favore dei presidi ospedalieri della  provincia di Arezzo. Dopo anni di carenza di investimenti in questo settore credo che l’idea progettuale sia assolutamente positiva e come tale va accolta. Per Bibbiena sono destinati circa 7 milioni di euro sia per i servizi che per la struttura. Parte di questi fondi saranno finalizzati alla creazione del reparto di cure intermedie nella parte vecchia del nostro ospedale, cosa che io e tutti i sindaci della vallata avevamo proposto anche in un’ottica di recupero della struttura. Certamente, la nostra attività di monitoraggio come amministratori di vallata sarà puntualissima a questo punto: io se non vedo, non credo. Quello che chiediamo ai vertici regionali non è solo il rispetto assoluto di questo primo passaggio progettuale, ma anche un nuovo progetto per il nostro presidio di vallata. Abbiamo bisogno di una prospettiva a lungo termine puntando per esempio su una chirurgia nuova, con specificità importanti e riconoscibili che ci consenta di attrarre anche persone da fuori. L’emergenza sanitaria che ancora non possiamo dire completamente superata ha dimostrato in modo rumoroso quanto i presidi come il nostro siano essenziali anche per il gli ospedali più grandi e centrali, oltre che per la sanità territoriale. Abbandonare questi piccoli ospedali sarebbe una follia per un mondo che è sì diventato globale, ma ha necessità assoluta di antenne locali forti, funzionanti ed efficienti. Su tutto questo non saremo attendisti, ma cercheremo risposte certe e a breve termine”.

Tra poche settimane verrà inaugurata la nuova piastra del pronto soccorso a questo proposito Vagnoli commenta: “Il nuovo pronto soccorso è ormai pronto. La ristrutturazione è significativa perché ha consentito di collegare il pronto soccorso con la terapia intensiva, oltre che offrire agli operatori e ai cittadini un luogo di lavoro più efficiente e confortevole. Ci saranno anche importanti strumentazioni nuove donate al tempo del covid19 dai casentinesi. Aggiungono molto valore a questa nuova apertura. I casentinesi hanno dimostrato un attaccamento straordinario al loro ospedale con donazioni che hanno superato i 200 mila euro”. 

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