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Valle delle Piagge. Il comitato non molla: "Continueremo a tutelare la terra che amiamo"

Soltanto un anno fa, dopo settimane e settimane di proteste, il comitato ottenne che la località Vignoli venisse esclusa dal piano regionale cave

"Non ci fermeremo e continueremo a lottare con tutti i mezzi possibili che ci vengono riconosciuti per tutelare la terra dove siamo nati e che amiamo". È ancora sulla Valle delle Piagge che l'omonimo comitato di cittadini interviene dato che, negli ultimi mesi, la tranquillità di questo luogo è stata turbata dalla presenza di escavatori e mezzi pesanti. "Abbiamo saputo che sul terreno speculare a Vignoli, salvato soltanto un anno fa dall'essere trasformato in un sito estrattivo di inerti, sarà impiantato un noccioleto e di fianco, per il sostentamento delle piante, verrà realizzato un invaso idrico artificiale - spiega la presidente del comitato, Maria Luisa Lapini - ovviamente la notizia ci ha messo subito in allerta perché, non più tardi dello scorso ottobre avevamo ricevuto delle rassicurazioni da parte dell'amministrazione sul futuro di questa terra. In nessun modo era stata paventata questa possibilità. Detto questo, non rivolgiamo accuse contro nessuno, ma vorremmo vederci chiaro e comprendere quali politiche di sviluppo abbia previsto il comune di Capolona per Le Piagge. Siamo preoccupati è chiaro".

Soltanto un anno fa, dopo settimane e settimane di proteste, il comitato ottenne che la località Vignoli venisse esclusa dal piano regionale cave. Un risultato straordinario per i residenti di Pieve San Giovanni, Cafaggio, Castelluccio, Cincelli Ponte Buriano Meliciano e Castiglion Fibocchi. Poi, con la fine del lockdown, ecco che da quelle sinuose colline che tanto ricordano la Val d'Orcia, sono spuntati degli escavatori. Tanto è stato sufficiente per riaccendere il terrore negli abitanti della zona. Successivamente il comitato ha richiesto l'accesso agli atti e segnalato la situazione a vari enti tra i quali il comune e provincia di Arezzo, Regione Toscana, Arpat, i carabinieri forestali e la polizia provinciale. Nello stesso arco di tempo i cittadini hanno incontrato anche il sindaco di Capolona con il quale si sono confrontati sul futuro prossimo di questo luogo. "Il comitato non desidera entrare nella sfera delle decisioni e dei profitti di privati ma si interroga sulle ricadute che dall'iniziativa potrebbero derivare sugli altri interessi privati ma soprattutto su beni pubblici, come l’acqua e il paesaggio". Tutti temi affrontati nella riunione che si è svolta ieri sera a Pieve San Giovanni e alla quale hanno preso parte, oltre ai portavoce e fondatori del gruppo, anche numerosi residenti ed esperti. "Noi continueremo a vigilare - concludono dal comitato - ci aspettiamo che venga mantenuta la parola spesa dagli amministratori che il 28 e 29 ottobre scorso presero parte al nostro convegno. In quella circostanza, tutti esclusero progetti di escavazione nel territorio delle Piagge, indicando un futuro agricolo e di rispetto dell'ambiente e del paesaggio".

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