rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Poppi Poppi

L’Unione dei Comuni Montani del Casentino apre le porta agli studenti della vallata

Nei due centri diurni i giovani hanno lavorato insieme ai ragazzi disabili, toccando con mano l’importanza delle attività che ogni giorno vengono svolte e che contribuiscono alla loro crescita relazionale e sociale.

Entra nel vivo il progetto di alternanza scuola lavoro che coinvolge l’ente e il liceo scientifico Galileo Galilei di Poppi. Sono tre le strutture protagoniste del percorso: il centro diurno per disabili Tangram di Rassina, il centro “Pesciolino Rosso” di Pratovecchio Stia e l’Ecomuseo del Casentino.

“Si tratta di un progetto importante che apre le porte alle scuole, così che gli studenti possano partecipare e rendersi conto dell’importante lavoro svolto quotidianamente e dei servizi che vengono garantiti nelle strutture dell’Unione” ha spiegato l’assessore all’istruzione dell’ente Eleonora Ducci.

Nei due centri diurni i giovani hanno lavorato insieme ai ragazzi disabili, toccando con mano l’importanza delle attività che ogni giorno vengono svolte e che contribuiscono alla loro crescita relazionale e sociale.

“Quella di quest’anno è stata un’esperienza particolarmente bella che ha dato vita ad un rapporto tra gli studenti e i nostri ragazzi che sta andando oltre le ore di alternanza di scuole lavoro – ha spiegato la coordinatrice del centro Pesciolino Rosso di Pratovecchio Stia Antonella Stocchi – giovedì scorso gli studenti del liceo sono tornati a trovarci e per noi è stata una gioia. Il pagliaccio di carta pesta che hanno realizzato con i ragazzi disabili nel Centro, è esposto nella loro classe in vista del carnevale e noi ne siamo orgogliosi”.

La partecipazione dell’Ecomuseo del Casentino al progetto ha invece previsto il coinvolgimento degli studenti in percorsi partecipativi mirati a stimolare la volontà di raccontare il proprio territorio interpretato da un punto di vista personale attraverso la produzione di video, foto, interviste e racconti. Il materiale prodotto verrà successivamente organizzato e caricato nella nuova piattaforma “Weglint”, l’applicazione di distribuzione e re-distribuzione di contenuti multimediali localizzati nello spazio e nel tempo pensata dall’Ecomuseo affinchè il territorio, il patrimonio e le sue emergenze culturali vengano trasmesse e valorizzate con la condivisione, diffusione e visualizzazione di contenuti sotto forma di video, testi e immagini. Il percorso, avviato nel mese di gennaio con una prima settimana intensiva di presentazione del progetto “CasentinoTelling” e di co-progettazione, sta progredendo ora con la concreta realizzazione delle video storie elaborate dai ragazzi coinvolti.

L’Ecomuseo ha inoltre deciso di aderire ad una proposta di Oxfam che, attraverso giochi di ruolo ed incontri intorno ai temi della migrazioni e della cooperazione, miri alla sensibilizzazione dei giovani e li stimoli alla realizzazione di interviste ai migranti del territorio in modo da raccogliere punti di vista diversi sul loro ambiente di vita mettendoli a confronto con dinamiche e riflessioni di livello globale.

“Crediamo molto in questo progetto di alternanza scuola-lavoro – ha concluso la Ducci – è un modo per avvicinare i giovani alle istituzioni, per renderli partecipi del lavoro svolto nelle strutture che si occupano di sociale e di cultura e speriamo vivamente che venga portato avanti nel tempo vista l’importanza che riveste nella crescita dei nostri ragazzi”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L’Unione dei Comuni Montani del Casentino apre le porta agli studenti della vallata

ArezzoNotizie è in caricamento