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Svolta per l’Ecomuseo del Casentino

Cambia marcia puntando ad un maggior coinvolgimento di privati e associazioni del territorio

Quella in programma sabato 7 dicembre nella Sala Consiliare dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino sarà una giornata di svolta per l’Ecomuseo del Casentino che cambia marcia puntando ad un maggior coinvolgimento di privati e associazioni del territorio. L’obiettivo è quello di fare rete, di allargare i confini con una strategia gestionale più inclusiva in temi importanti come quello turistico e culturale. “L’evento di sabato è pensato per lanciare un messaggio alle realtà locali affinchè si inseriscano sempre di più nella governance dell’Ecomuseo, cogliendo così tutte le occasioni che ne derivano – ha dichiarato Eleonora Ducci, assessora alla cultura nell’Unione – la strategia futura sarà più inclusiva e punta a creare rete tra i soggetti terzi del territorio”. Saranno tre i macro temi affrontati nell’occasione: percorsi e iniziative per un turismo esperienziale all’insegna del patrimonio culturale del territorio; offerte didattiche, memoria e patrimonio immateriale e infine pianificazione, tutela e gestione del territorio. L’evento si aprirà alle 9.45 con gli interventi istituzionali di Lorenzo Remo Ricci presidente dell’UCMC e Vincenzo Ceccarelli assessore regionale all'urbanistica, mobilità e politiche abitative. Alle 10 Andrea Rossi direttore dell’Ecomuseo del Casentino, presenterà i temi strategici dell’Ecomuseo attraverso le testimonianze di chi collabora con la rete, mentre alle 13.30 è prevista una pausa pranzo a base di prodotti tipici a km zero. Il pomeriggio sarà caratterizzato da una serie di tavoli tecnici tematici di discussione che si concretizzeranno in proposte di collaborazione. A concludere l’evento sarà Eleonora Ducci, assessore alla cultura nell’UCMC. L'Ecomuseo del Casentino, progetto promosso dall'Unione dei Comuni Montani del Casentino, attraverso il supporto della Regione Toscana (Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione - L.R.  46 del 2013), ha avviato da alcuni mesi un percorso per consolidare e approfondire la propria pratica gestionale in chiave collaborativa  sperimentando una governance maggiormente inclusiva che vada a responsabilizzare direttamente i soggetti coinvolti e che sia in grado di attrarre e coinvolgere altre realtà locali. A questo proposito, si è costituito un gruppo di co-progettazione che ha concordato di promuovere una pianificazione dell'Ecomuseo cha vada a valorizzare la sua natura relazionale privilegiando la costruzione di reti (materiali o immateriali). Solo attraverso la logica delle alleanze, della condivisione e della complementarietà, infatti, l'ecomuseo (rete, a sua volta, di carattere comprensoriale) potrà portare il suo contributo più significativo in termini di qualificazione e sviluppo sostenibile (culturale, ambientale e socio-economico) del territorio.

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