Cinque persone in manette e un duro colpo inferto allo spaccio di sostanze stupefacenti nell'Aretino. Si è conclusa nelle ultime 24 ore una delicata operazione antidroga condotta dalla Squadra Mobile di Arezzo, guidata da Francesco Morselli. Le maglie attorno all'organizzazione criminale si sono strette nella tarda mattinata di ieri quando a Capolona sono stati arrestati per "detenzione ai fini di spaccio" quattro cittadini nigeriani, in Italia con un permesso di soggiorno per richiesta asilo. Poche ore dopo è finita in manette anche una donna nigeriana che aveva un ruolo ben preciso nel sodalizio: era infatti una "ovulatrice", trasportava cioè gli ovuli di sostanze stupefacenti. La donna, anch’essa richiedente asilo, è arrivata in treno ad Arezzo nella tarda serata di ieri.

L'attività investigativa, oltre agli arresti, ha portato anche al sequestro di oltre mezzo chilo di sostanza stupefacente e oltre 1500 euro in contanti. IRRUZIONE IN DUE APPARTAMENTI Gli investigatori da tempo tenevano d’occhio due appartamenti della cittadina casentinese che erano disponibilità di alcuni cittadini nigeriani. Persone che, durante gli accertamenti delle forze dell'ordine, erano stati individuati come probabili spacciatori di eroina. Ieri mattina quindi, dopo alcune ore di osservazione e monitoraggio dello stabile, per capire quante persone e quali gravitassero all'interno dello stabile, gli operatori della Polizia di Stato hanno dato inizio all’irruzione.

"All’interno del primo appartamento abitato da A.U. S., nigeriano di 33 anni, i poliziotti hanno trovato 13 involucri di eroina per un peso complessivo di 50 grammi, occultati in una teiera appoggiata sul tavolo della camera da letto, oltre ad un involucro con 5 grammi di marijuana, 1185 euro in contanti in una giacca riposta all’interno dell’armadio e a diverso materiale per il confezionamento.

All’interno del secondo appartamento, speculare al primo sullo stesso pianerottolo, gli investigatori hanno trovato un’altra coppia di nigeriani, anch’essi in Italia per richiesta asilo politico, O.J. donna di 25 anni, e I.D. maschio di anni 23 con alcuni precedenti per spaccio. All’esito della perquisizione è stato trovato vario materiale per il confezionamento e 10 grammi di eroina confezionata in 3 ovuli oltre a 420 euro in contanti. I.D. è stato trovato con 5 telefoni cellulari, che sono stati subito oggetto di un’approfondita attività investigativa. Quest’ultima ha permesso nell’immediato di fermare e identificare un cittadino marocchino che nel frattempo era arrivato alla stazione di Capolona per acquistare eroina".

ARRESTO ALLA STAZIONE

Ma l'attività della Squadra Mobile non si è conclusa qui.

"Si aveva notizia - spiegano gli inquirenti - dell’arrivo in treno nella serata di un corriere con un carico importante. E infatti alle 20:30 circa è stata individuata alla stazione di Arezzo un’altra cittadina nigeriana, E.B. di anni 23, che all’esito della perquisizione personale è stata trovata con 52 ovuli di eroina nascosti nel doppiofondo della borsa per un peso complessivo di oltre mezzo chilo. La donna proveniva da Roma ed è anch’essa titolare di un permesso per richiesta di asilo.

Controllato a Capolona anche un altro cittadino nigeriano visto uscire dagli appartamenti prima dell’irruzione, O.A. di anni 23 - anche lui con permesso per richiesta asilo - il quale alla presenza dei poliziotti ha dimostrato notevole nervosismo: nascondeva degli involucri di eroina nel proprio corpo. Portato in ospedale nella tarda serata di ieri, sono stati effettuati accertamenti radiologici ed è stato scoperto che aveva tre involucri di eroina nascosti nel retto per un peso complessivo di 30 grammi.