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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Vagnoli all'assemblea dell'Anci interviene su sicurezza e urbanistica

I sindaci hanno portato le loro istanze da presentare ai candidati alla presidenza della Regione Toscana. Per quanto riguarda i territori montani, il sindaco di Bibbiena ha innanzitutto contestato il concetto di area vasta

Lo scorso lunedì 10 febbraio  il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli ha preso parte, con altri 100 sindaci toscani all’Assemblea regionale Anci, aperta dal presidente Matteo Biffoni e dal direttore Simone Gheri.

In questo contesto i sindaci hanno portato le loro istanze da presentare ai candidati alla presidenza della Regione Toscana. Per quanto riguarda i territori montani, il sindaco di Bibbiena ha innanzitutto contestato il concetto di area vasta.

Ecco il suo commento a margine dell’Assemblea:

“Ho voluto che questo concetto fosse indicato all’interno del documento rivolto al candidati alla presidenza poiché è un concetto che coinvolge ambiti importanti quali sanità, rifiuti, acqua. Sulla sanità in particolare l’esperienza della Usl Toscana sud-est ha dimostrato tutta la sua inefficacia. I centri nevralgici, quelli in cui si prendono decisioni essenziali per i nostri territori, sono sempre più distanti dai cittadini, ma anche dagli amministratori. E questo quando parliamo di sanità è drammatico. Stessa questione i rifiuti. Faccio un esempio concreto per far capire la situazione in modo immediato: Bibbiena è il 16esimo comune per abitanti nell’area vasta dei rifiuti e “pesa” a livello decisionale e politico, diciamo, per uno 0,39 in assemblea dei soci. Come facciamo a far valere le nostre posizioni? Come possiamo far pesare le richieste o gli eventuali disagi dei cittadini?”.

Il primo cittadino è intervenuto anche sul fronte dell’urbanistica, aprendo un fronte importante che non era ancora stato toccato dagli altri sindaci toscani:

“Ho chiesto che nel documento fosse inserita la richiesta di rivedere la legge 65 del 2014. In estrema sintesi, è una legge che pone delle restrizioni troppe grosse per costruire in aree residenziali  e industriali anche per territori come i nostri. Mi chiedo, come si fa a mettere sullo stesso piano città come Firenze e paesi come i nostri? E’ buon senso. Ciò che ho chiesto è una diversificazione di questi ambiti profondamente differenti tra loro. Non si possono mettere in ginocchio imprenditori e privati su ambiti territoriali come i nostri. Le legge è performante e giusta  per le citta’,ma non certo per noi”. 

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