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Martedì, 23 Aprile 2024
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Gian Carlo Mazzetti e il suo racconto fotografico sull'emergenza Covid-19

Gian Carlo si è trovato accanto ai volontari, sotto alla finestra di chi ha vinto la malattia, in fila al supermercato. Insieme alla propria macchina fotografica ha immortalato la quotidianità dell'emergenza

Un reportage familiare che si trasforma in un racconto corale, di comunità. E' questo l'obiettivo che si è prefisso il fotografo Gian Carlo Mazzetti che ha scelto di narrare l'emergenza sanitaria attraverso una serie di immagini e scatti realizzati proprio sul territorio comunale di Bibbiena.

“Ho iniziato dalla mia famiglia - racconta - Come la maggioranza di noi, anch’io sono a casa. Ho pensato di fare scatti al mio nucleo familiare, a mio figlio, perché lui stesso poi potesse raccontare cosa eravamo, e cosa abbiamo passato. Mi sono immaginato un colloquio, una scena nel futuro, dove a fare le domande fosse mio nipote. Ho iniziato dalla mia vita privata affinché emozioni e vissuto potessero rimanere come eredità privata. Poi, come ho postato alcune foto su Instagram, il sindaco ha visto quello che stavo realizzando e mi ha fatto la proposta di  far diventare il mio lavoro, un reportage di comunità. Ovviamente ho accettato e con grande emozione”. 

Così Gian Carlo si è trovato accanto ai volontari, sotto alla finestra di chi ha vinto la malattia, in fila al supermercato. Insieme alla propria macchina fotografica ha immortalato, uno scatto dietro l'altro, la quotidianità dell'emergenza Covid-19.

Sarà un documentario di un momento molto duro della nostra storia - aggiunge - Ma diventerà anche altro. Adesso tutto è possibile. Intanto ho parlato con il mio amico Federico Carnevali diplomato al conservatorio che comporrà un pezzo proprio per questa iniziativa. Poi vedremo. Adesso la cosa più importante che posso fare è quella di stare vicino alla gente. Poi cercherò di restituire a chi si è aperto con me tutto quello che sto facendo. Le persone hanno voglia di raccontarsi anche se sono impaurite. Dietro le foto ci sono storie di vita e momenti importanti".

"Le foto di Gian Carlo mi hanno colpito subito - sottolinea il sindaco Filippo Vagnoli - La loro forza è quella di ridarti indietro un vissuto palpabile. Il problema di questo periodo è che ne siamo protagonisti ovvero siamo immersi in un vortice. Quello che ci mancherà è proprio il racconto. E le immagini sono il modo migliore per farlo”.

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