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Festa dei nonni, il sindaco Vagnoli visita gli anziani delle case di riposo

Nel comune di Bibbiena ci sono importanti realtà come Auser, Bocciofila e Uniel

Oggi in tutta Italia si celebra la festa dei nonni, una ricorrenza istituita in Italia dal 2005 per celebrare «l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale». 

Per questa speciale ricorrenza il sindaco Filippo Vagnoli si è recato a fare una visita speciale agli anziani delle case di riposo del territorio, sia a Bibbiena che a Serravalle. 

Vagnoli ha commentato: “Loro sono nonni speciali, hanno dato tanto alla nostra comunità e alle loro famiglie e ho creduto fosse essenziale per noi comunità, nella persona del primo cittadino, andare a ringraziarli per ciò che hanno fatto, per quello che hanno rappresentato e per quello che sono oggi. La vita ha un valore sempre e questi “nonni speciali” ce lo dimostrano nel loro vissuto quotidiano. Un grazie ovviamente anche a queste strutture che si prodigano con professionalità a far vivere ancora con dignità e pienezza queste persone. Per questo ritengo importante insistere, a livello regionale, affinchè ci vengano riconosciute maggiori quote sanitarie, sia per ampliare l’offerta in queste strutture o addirittura aprirne di nuove”. 

L’amministrazione comunale si sta muovendo per riempire anche di concretezza le parole che parlano di cittadinanza attiva.

A questo proposito interviene l’assessore al sociale Francesco Frenos che spiega: “La collaborazione col terzo settore, la spinta verso iniziativa che valorizzino la socialità e appunto la cittadinanza attiva, sono per noi delle priorità. Su questo vogliamo continuare a lavorare in modo puntuale e ovviamente ad investire. Liberetà, il progetto ereditato da precedenti esperienze amministrative, ci sta dando ragione su questo fronte. Mantenere attive le persone anziane, i nonni, significa avere una società più sana, in tutti i sensi, dove la collaborazione generazionale porta a risultati insperati in situazioni dove invece la parte anziana viene mortificata. Ci sono progetti, pertanto, a cui crediamo molto, come i pasti sociali, i soggiorni marini e termali, ma anche l’appoggio a realtà che sul territorio si occupano di questo come Auser, Bocciofila e Uniel”.

Nel comune di Bibbiena esistono, come detto dallo stesso assessore al sociale Francesco Frenos, alcune realtà di grande importanza come la Bocciofila, Auser e Uniel ovvero l’Università della Libera Età. 

La Bocciofila bibbienese e’ stata fondata nel 1981 e ad oggi conta 182 iscritti.

Il suo attuale presidente è Silvano Polverini che commenta: “La maggioranza assoluta dei nostri iscritti sono nonni. Il nostro circolo è attivo proprio grazie a loro. La nostra azione si concentra ovviamente sulla socialità, essendo il nostro un luogo di ritrovo e scambio. Organizziamo tante iniziative aperte a tutti, mentre la nostra attività quotidiana si concentra sui giardini di Piazza della Resistenza che sono sempre pieni di bambini e di nonni. Nel periodo estivo, per esempio, facciamo animazione, coinvolgendo così più generazioni. Questo è molto appagante e sicuramente arricchisce tutti noi. Certamente il ruolo che oggi svolgono i nonni, come vediamo ai giardini ogni giorno, è fondamentale, è un ruolo di cura, ma anche di crescita”. 

Come ha detto giustamente Silvano Polverini i nonni possono trasmettere esperienze e valori e agire come figure di richiamo essenziali per il raccordo con la tradizione e la storia della famiglia. 

A questo proposito è importante citare un’altra importante realtà del territorio, ovvero l’Auser con la quale l’amministrazione ha da tempo attivato il programma sugli orti sociali. L’Auser conta a Bibbiena 90 iscritti. Le loro attività più importanti sono gli orti sociali e l’attività fisica adattata. 

Infine, ma non per ultima, sembra essenziale rammentare l’Università della Libera Età sostenuta attivamente dall’amministrazione che ogni anno coinvolge tantissimi nonni e nonne che si mantengono giovani proprio attraverso lo studio e l’approfondimento. Il 9 Ottobre alle ore 16.00 presso il Teatro Dovizi verrà inaugurato proprio l’anno accademico 2019-2020. 

L’assessore Francesca Nassini che si occupa di questo particolare progetto culturale commenta: “I nonni sono lo scrigno della nostra cultura. Il progetto dell’Uniel rappresenta per noi qualcosa di prezioso poiché punta a rendere attiva culturalmente quella parte della comunità che è appunto più libera dagli impegni pressanti del lavoro quotidiano. La cosa straordinaria è che questa università è aperta a tutti, anche a coloro che non hanno titoli di studio e soprattutto costa poco più di un euro a lezione, per dire che davvero si punta ad un’ampia partecipazione. La cultura è vita ed è vitale ed i nonni, attraverso questo percorso, possono rendersi ancora di più disponibili nel loro ruolo di guida verso il futuro”.

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