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Arturo Bibbiena su referendum: "Sconfitto il Casentino, delle carriere di Tellini e Bernardini non ci interessa"

"E' quasi divertente leggere il diluvio di dichiarazioni di politici di ogni genere dopo il risultato del referendum. Peccato che queste dichiarazioni sono pervenute dopo,; prima è prevalso il silenzio, ed, in molti casi, un silenzio ambiguo. Sono...

"E' quasi divertente leggere il diluvio di dichiarazioni di politici di ogni genere dopo il risultato del referendum. Peccato che queste dichiarazioni sono pervenute dopo,; prima è prevalso il silenzio, ed, in molti casi, un silenzio ambiguo. Sono completamente mancate, per esempio, le prese di posizione dei diversi partiti.

Noi di Circolo Arturo, nella nostra modesta conoscenza delle cose umane, eravamo stati facili profeti. Ricordiamo in sintesi quanto da noi detto prima in un nostro comunicato

Il referendum sulla fusione non passerà. Non passerà grazie a Bernardini. Ci sarà una scarsa partecipazione. E' stato ridotto ad una sfida personale tra Tellini e Bernardini."

E' il circolo di Bibbiena e Poppi del Movimento Arturo che torna sul tema delle fusioni e sull'esito del referendum che ha portato ad un nulla di fatto.

"Lo abbiamo detto prima e non dopo. Le cose erano chiare. A Bibbiena c'era un gran disinteresse e disinformazione. Ed infatti solo il 36% dei cittadini ha votato.

A Chiusi della Verna il Sindaco Tellini ha trasformato il tutto in una battaglia all'ultimo sangue per la difesa dell'autonomia e della identità (!?) del suo comune. In realtà ha difeso una poltrona da sindaco e con argomenti di un populismo alla catalana (Tellini il nostro Puigdemont). In tutto questo è stato aiutato e faciltato dal sindaco di Bibbiena, che ha giocato un'altrettanto personale battaglia per potersi ricandidare a sindaco. La cosa è stata talmente plateale, da non richiedere supposizioni. Lo ha dichiarato lui stesso esplicitamente. Quando si dice il gusto della politica, anzi della poltrona. E lui sarebbe quello prestato alla politica. Doveva essere un prestito provvisorio, di una sola legislatura, invece sta diventando ( o almeno lui vorrebbe) un prestito di lunga durata.

Ma Bernardini, nella sua illusione di essere ancora il sindaco popolare, civico, amato da tutta la gente non aveva previsto che questo sarebbe stato un boomerang. Dopo quasi due legislature i bibbienesi gli hanno preso le misure, e di fronte al rischio di vederselo ricandidare per la terza volta, se ne sono rimasti a casa o hanno anche votato no. Fa ridere, o pena, il comunicato di Bernardini sulla vittoria del sì a Bibbiena (per la precisione a Bibbiena Stazione ha vinto il no e a Bibbiena centro i sì e i no sono quasi alla pari), un tentativo maldestro di aggiudicarsi una vittoria. In realtà è stato sconfitto dal sindaco Tellini, che, da vecchia volpe socialista, sa come solleticare la pancia della gente ed è riuscito a portare a votare quasi il 70 dei suoi concittadini. Per di più è stato aiutato dalla dabbenaggine (o complicità?) della Regione che aveva unito un doppio referendum per i chiusini, anche quello per la fusione con Chitignano e Rassina. In realtà questo non interessava nessuno, ma è stata una abile arma di distrazione di massa promossa dallo stesso Tellini, e avallata dalla Regione, per imbrogliare le carte.

Bernardini, disperato per la probabile perdita della poltrona, si raccomanda ora alla Regione perché gli assicurino almeno la fusione con Ortignano. Dimentica, il poverino, che è stato lui a bloccarla e farla fallire? Volerla recuperare ora dopo la sconfitta ci spiega ancora meglio il fenomeno Bernardini ed il suo innamoramento della poltrona del potere.

Il dramma in tutto questo è che (come avevamo già previsto) il Casentino ora si presenta più diviso che mai;una realtà in cui i rapporti sia politici che personali sono deteriorati e non sarà facile ricostruirli. Altri anni persi e ulteriore indebolimento della nostra zona, sempre più marginale ed in preda alle scorrerie di residui di personale politico o a politicanti occasionali ed improvvisati.

Non vogliamo fare i pessimisti a tutti i costi. Ma il futuro della vallata non ci appare roseo!

Il vero sconfitto è il Casentino. Con tutto il rispetto, permetteteci il francesismo, delle carriere politiche di Tellini e Bernardini non ce ne può fregà de meno.

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